Sbocchi occupazionali
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PRATICA PROFESSIONALE - AVVOCATO
Uno degli sbocchi professionali tradizionali, consentito dalla laurea magistrale in giurisprudenza, è lesercizio della professione forense, per il quale è richiesto lo svolgimento della pratica professionale, pre-condizione per sostenere il relativo Esame di Stato.
principali funzioni della figura professionale:
Il periodo di pratica forense, consistente nella redazione di atti e pareri, nonché nella frequentazione delle udienze e delle cancellerie in Tribunale, è orientato a dare contenuti pratici al sapere teorico assimilato nel corso di studio.
La professione di avvocato consiste nella rappresentanza, assistenza e difesa di una parte (persona fisica o giuridica) avanti un giudice o in una controversia extragiudiziale nonché doti di counseling in percorsi di negoziato o mediazione.
Essa richiede, oltre ad una profonda conoscenza delle materie giuridiche, doti comunicative e relazionali.
competenze associate alla funzione:
Conoscenza del diritto, delle convenzioni internazionali, della giurisprudenza nazionale, della Corte Europea dei diritti dellUomo e della Corte del Lussemburgo; doti organizzative; capacità analitico-sintetiche; competenze gestionali, informatiche, relazionali e comunicative e abilità nel tradurre in linguaggi e forme compatibili con il diritto applicato istanze culturalmente/religiosamente motivate, piena padronanza del lessico giuridico e di una o più lingue straniere.
sbocchi professionali:
Esercizio della professione di avvocato (in proprio o in studi associati o alle dipendenze di altro avvocato e/o di imprese o di enti), previo superamento dellesame di abilitazione. Lavvocato può anche essere nominato giudice onorario e svolgere la funzione di giudice di pace o, in qualità di giudice onorario, di magistrato presso la giurisdizione ordinaria. Il titolo di avvocato è, inoltre, fra quelli che consentono di svolgere le funzioni di arbitro in sede stragiudiziale e di sostenere il concorso per esami per laccesso alla magistratura.
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PRATICA PROFESSIONALE - NOTAIO
Altro sbocco tradizionale della laurea magistrale in giurisprudenza è la pratica professionale, volta a sostenere il concorso per esami per lesercizio delle funzioni di notaio.
Il Notaio riceve e redige atti giuridici (compravendite, mutui, donazioni, testamenti, etc.) attribuendo loro pubblica fede; accerta la volontà dei contraenti e la traduce in atti giuridici idonei al raggiungimento degli obiettivi o degli interessi dei clienti; verifica la legalità degli atti e delle transazioni e la conformità dei documenti; esegue accertamenti (ad esempio ipotecari e catastali) e offre una consulenza specialistica.
principali funzioni della figura professionale:
Il periodo di pratica presso un notaio consente di dare contenuti pratici al sapere teorico assimilato nel corso di studio.
La professione notarile richiede una preparazione giuridico-fiscale di altissimo livello, specie nelle materie civilistiche, commerciali e di volontaria giurisdizione.
competenze associate alla funzione:
Conoscenza del diritto e della giurisprudenza rilevante, in specie civile e commerciale; competenze organizzative di problem solving, capacità di ascolto e di relazionarsi con gli altri e abilità nel tradurre in linguaggi e forme compatibili con il diritto applicato istanze culturalmente/religiosamente motivate.
sbocchi professionali:
Esercizio delle funzioni notarili, previo espletamento del periodo di pratica e superamento del concorso per esami.
Tra le possibilità di impiego per i laureati in giurisprudenza vi è laccesso alla carriera in magistratura. La legislazione vigente concepisce però il concorso per magistrato come un concorso di secondo livello, per accedere al quale occorre essere in possesso di un precedente titolo (ad es.: essere abilitati allesercizio della professione forense, aver conseguito il titolo di dottore di ricerca, aver conseguito il diploma presso le scuole di specializzazione per le professioni legali, etc.).
principali funzioni della figura professionale:
Il magistrato amministra la giustizia penale potendo esercitare funzioni requirenti (pubblico ministero) o giusdicenti (giudice) civile e amministrativa, con possibilità di specializzazione in specifiche aree giuridiche.
Nell'ambito dell'attività giudiziaria, il magistrato può, a seconda delle funzioni, coordinare attività d indagine, esaminare e studiare gli atti processuali, fissare e dirigere le udienze, nominare periti e consulenti, raccogliere e valutare elementi di prova, emettere sentenze, vigilare ed intervenire nel percorso di esecuzione della pena. Il Magistrato ha altresì il potere di sollevare questioni di legittimità costituzionale contribuendo alla formazione del diritto.
competenze associate alla funzione:
Conoscenza del diritto, delle convenzioni internazionali, della giurisprudenza nazionale, della Corte Europea dei diritti dellUomo e della Corte del Lussemburgo; competenze criminologiche e sensibilità alla mediazione del conflitti e abilità nel tradurre in linguaggi e forme compatibili con il diritto applicato istanze culturalmente/religiosamente motivate; doti organizzative; capacità gestionali, informatiche, relazionali e comunicative, piena padronanza del lessico giuridico.
sbocchi professionali:
Esercizio delle funzioni di magistrato, previo superamento del concorso.
Il laureato in Giurisprudenza inizia la sua attività frequentando un corso di specializzazione a numero chiuso presso una Scuola di Specializzazione per le professioni legali (durata 2 anni). Dopo aver superato un concorso nazionale bandito dal Ministero della Giustizia, occorre frequentare un corso obbligatorio di 6 mesi presso la Scuola Superiore della Magistratura.
Il Magistrato di prima nomina (MOT magistrati ordinari in tirocinio) deve svolgere un tirocinio di 18 mesi presso altro Magistrato e dopo 2 anni diventa Magistrato di Tribunale. Con il passare del tempo e previa valutazione, il magistrato percorre le tappe ulteriori della carriera (Magistrato di Corte d'Appello, Magistrato di Cassazione.
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GIURISTA DIMPRESA O PRESSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE O PRESSO ORGANISIMI INTERNAZIONALI (CARRIERA DIPLOMATICA)
La laurea magistrale in giurisprudenza consente laccesso a diverse posizioni di lavoro sia nel settore privato, sia in quello pubblico, in Italia ed allestero, allesito di prove selettive o di accesso variamente sagomate.
principali funzioni della figura professionale:
La funzione esercitata è largamente variabile in rapporto allestrema versatilità ed allampio raggio di impiego, ma presuppone pur sempre un nocciolo duro di conoscenze giuridiche generali e/o specifiche.
competenze associate alla funzione:
Conoscenze giuridiche, accompagnate a conoscenze di settore (economiche, contabili, informatiche, linguistiche, culturali e geografiche, etc.). capacità di redigere atti e pareri; capacità analitiche e sintetiche; capacità di lavoro e ricerca individuale ed in team; capacità gestionali e relazionali. Conoscenze linguistiche.
sbocchi professionali:
Impiego in imprese private (giurista dimpresa), nel settore bancario, in società di formazione, presso sindacati, patronati, o in qualità di consulenti del lavoro; impiego nella pubblica amministrazione centrale o periferica o presso gli enti locali, nelle forze dellordine, negli organismi internazionali o dellUnione europea; carriera diplomatica.
La laurea magistrale in giurisprudenza consente la prosecuzione degli studi giuridici attraverso la frequenza di Master di I e II livello, Scuole di specializzazione, Corsi di dottorato, in Italia od allestero, previo superamento delle relative selezioni, nonché attraverso assegni di ricerca di durata variabile, nei limiti delle risorse disponibili negli Atenei.
principali funzioni della figura professionale:
Attività di ricerca e di approfondimento scientifico in autonomia ed in team. I caratteri di tale attività e le funzioni da espletarsi dipendono dallargomento del dottorato o dellassegno e dal relativo bando.
competenze associate alla funzione:
Competenze giuridiche ed informatiche; capacità di redigere atti e pareri; capacità di lavoro e ricerca individuale ed in team; capacità gestionali, comunicativo-relazionali e di problem solving. Ottimo livello di cultura generale.
sbocchi professionali:
Il conseguimento del dottorato di ricerca o il proficuo svolgimento del periodo di assegno di ricerca consentono di affinare le attitudini di ricerca in vista di una eventuale prosecuzione della carriera accademica. In alternativa, essi consentono il reinserimento nelle tradizionali professioni legali di cui sopra. Infine, il titolo di dottore di ricerca consente di sostenere lesame di accesso alla magistratura.
Il corso prepara alla professione di (codici Istat):
- Avvocati - (2.5.2.1.0)
- Esperti legali in imprese - (2.5.2.2.1)
- Esperi legali in enti pubblici - (2.5.2.2.2)
- Notai - (2.5.2.3.0)
- Magistrati - (2.5.2.4.0)